Ritratto Kosciuszko

Ritratto Kosciuszko

Artista anonimo

Ritratto di Tadeus Kościuszko

1796 circa

Penna a inchiostro nero, inchiostro bruno acquarellato, mm 90 x 70

Iscritto sul retro, su carta antica di supporto: “Kosciusko / patriots”; iscritto sul retro del supporto di montaggio in cornice: “N. 85 (provenienza Walpole) Taddeo Kosciuszko 1746-1817 Insigne patriota Polacco – emigrò in America e fu Aiutante di campo del Generale Washington che lo decorò dell’ordine di Cincinnato. Nel 1786 ritornò in Polonia e fu proclamato capo supremo delle forze russe- Fu ferito in battaglia e condotto prigioniero nella fortezza di Pietroburgo nel 1794. Esulò in Italia e in Svizzera ove morì.”

Provenienza: Londra, Strawberry Hill, collezione Horace Walpole; Italia, collezione privata

Il prezioso, piccolo ritratto, eseguito a inchiostro nero e bruno acquerellato, reca su una carta antica di supporto il nome dell’effigiato, il celebre patriota, ingegnere militare e soldato polacco Thaddeus Kościuszko (Mieračoŭščyna 1746-Soletta 1817), protagonista della guerra d’indipendenza americana e in seguito dell’insurrezione polacca contro l’annessione russa e prussiana. Sotto il nome, la carta indica in inglese probabilmente anche la serie alla quale il disegno doveva appartenere: “patriots”. Un cartoncino di supporto del montaggio in cornice riporta poi un’annotazione in italiano che, oltre a richiamare dati essenziali della vita avventurosa dell’effigiato, documenta anche la provenienza del ritratto dalla collezione Walpole.

Si tratta verosimilmente della grande raccolta di disegni che il celebre scrittore Horace Walpole aveva acquisito durante il Grand Tour italiano e nei decenni successivi a Londra che fu poi dispersa dagli eredi insieme al resto delle collezioni artistiche in una celebre asta avvenuta nel 1842 e durata 24 giorni presso la Robin’s Great Rooms in Covent Garden, dove centinaia di disegni furono venduti rilegati in più volumi (cfr. Lost Treasures of Strawberry Hill: Masterpieces from Horace Walpole’s Collection, exhibition catalogue edited by Silvia Davoli, London 2018).

Il disegno costituisce un documento davvero ragguardevole nell’iconografia di questo eroe nazionale, poiché per la tipologia e l’intensità psicologica dell’immagine appare come un ritratto preso dal vero. Sembra davvero superiore, nella qualità esecutiva e nella forza espressiva, al ritratto a figura intera eseguito egualmente all’acquerello e in dimensioni paragonabili da Jean-Baptiste-François Bosio, specializzato nella ritrattistica degli uomini illustri (New York, Metropolitan Museum). Non appare dunque attribuibile alla stessa mano e allora, almeno in questa fase dello studio, il suo autore rimane ancora anonimo. Così come sconosciute sono le circostanze della sua esecuzione e un’attendibile datazione, resa più difficile dalla rappresentazione in abiti civili anziché militari. Andrà comunque considerata anche l‘eventualità che possa trattarsi di un autoritratto, dal momento che Kościuszko in giovinezza aveva coltivato ambizioni artistiche, frequentando nel 1769, dopo gli studi da cadetto militare a Varsavia, l’Académie Royale de Peinture et Sculpture di Parigi, prima di dedicarsi all’approfondimento dell’ingegneria militare.

Com’è noto, in seguito alla prima spartizione della Polonia attuata da Austria, Russia e Prussia, Kościuszko aveva lasciato il paese e, avendo avuto notizia a Parigi dell’insurrezione delle colonie americane contro l’Inghilterra, era partito immediatamente per raggiungerle nel 1776, a ridosso della dichiarazione d’indipendenza. Nominato ingegnere dell’esercito americano, fortificò Filadelfia e le difese degli insorti sia sul fronte settentrionale che meridionale, contribuendo a numerose vittorie. Nel 1783 fu dunque nominato generale di brigata e ricompensato con un vasto possedimento e una generosa somma di denaro. Quando più tardi, nel 1798, Kościuszko ne entrerà in possesso, destinerà l’intero suo patrimonio americano all’acquisto di schiavi al fine di liberarli e alla loro emancipazione sociale attraverso l’istruzione, rendendo garante come esecutore del suo nobile testamento libertario l’amico Thomas Jefferson.

Nel frattempo, rientrato in Polonia, aveva collaborato al rafforzamento delle istituzioni della Confederazione polacco-lituana, contribuendo a ispirare la Costituzione polacca di maggio 1791, considerata la prima costituzione moderna europea, ispirata ai principi illuministi di ragione, libertà e diritto. Dopo aver combattuto l’invasione russa del 1792 culminata nella seconda spartizione della Polonia, Kościuszko organizzò l’insurrezione nazionale proclamata l’anno successivo, quando assunse il comando in capo di tutte le forze polacche per l’indipendenza della nazione e in nome delle libertà universali. Dopo alterne vicende, fu sconfitto e ferito dalle forze russe e prussiane e condotto prigioniero a San Pietroburgo. Lo zar Paolo I, succeduto a Caterina, gli concesse nel 1796 l’esilio, in cambio del giuramento di fedeltà che gli consentì di ottenere anche la liberazione di 20.000 polacchi. In seguito, abitò a Breville nei pressi di Parigi e quindi a Soletta in Svizzera, dove rimane la sua casa museo (Kościuszko Museum in Solothurn), partecipando nel 1815 al Congresso di Vienna dove poté ringraziare Alessandro I per la creazione del regno di Polonia.

Nei suoi vasti carteggi Horace Walpole non citava esplicitamente il nome del patriota. Tuttavia si dimostrava partecipe per le lotte polacche per l’indipendenza, ammirando l’esemplare Costituzione del 1791 e parteggiando per gli insorti nel 1794. Il costume civile del ritratto di Kościuszko indica che potrebbe essere stato eseguito dopo l’esilio nel novembre del 1796 ed entro il marzo del 1797, data della morte di Walpole, quando Kościuszko soggiornava proprio a Londra, in procinto di partire per gli Stati Uniti nel seguente giugno. Nonostante avesse combattuto l’Inghilterra vent’anni prima, Kościuszko era allora celebrato nel paese come un grande eroe e visitato nella sua residenza di Leicester Square a Londra da politici, militari, artisti, scrittori e celebrità, venendo anche ritratto (a memoria) da Benjamin West (Allen Memorial Art Museum, Oberlin College, Ohio), da Richard Cosway (disegno a Lodi, Fondazione Maria Cosway; dipinto a Varsavia, Muzeum Wojska Polskiego w Warszawie; inciso da Anthony Cardon nel 1798, Londra, British Museum) e più tardi in incisione da William Sharp su disegno di Thomas Stothard (Londra, British Museum), a testimonianza della sua fama universale.

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