(Milano 1820-Roma 1900)
Il male che stringe l’umanità
1885 circa
Olio su tela, cm 60 × 39
Provenienza: Roma, collezione privata
Iniziato al plastico neoclassicismo di Luigi Sabatelli e attento agli sviluppi della pittura europea, in particolare francese – Millet e Courbet sopra tutti – e inglese – dove George Frederic Watts rappresenta il suo principale riferimento -, sviluppa una sua particolare declinazione dell’atmosfera romantico simbolista avvolgendola in elementi scuri, sfumati e vagamente malinconici attinti dalla tradizione nordica e lombarda, e lasciandola risuonare di lontani echi pagani di lusso, eleganza e decadenza, particolarmente evidenti nella voluttà dei nudi femminili. Un’istanza anticipatrice del simbolismo tedesco descrive inoltre questa Eva che, sussumendo il dolore dell’umanità, tenta di difendersi dalle spire di un voluminoso serpente.