In merito al pittore Giovanni Domenico Cherubini – da non confondere con l’omonimo collega nato a Brescia nel 1805 – scarsi sono i dati anagrafici e ancora lacunose le notizie in merito alla sua attività artistica.

Pregevole e raffinato ritrattista, Cherubini affidò alla produzione di opere in questo specifico genere le proprie fortune, in totale affinità e continuità con la carriera del mentore e maestro Anton von Maron. La Galleria ha trattato quelli che possono considerarsi tra i più apprezzabili documenti della produzione pittorica dell’artista, per altro inediti e dall’elevato tenore qualitativo. Il primo cronologicamente parlando è l’Autoritratto con il busto di Mengs (olio su tela, 1783 ca.), dove il giovane pittore si rappresenta con un album di disegni tra le mani, affiancato dal busto in marmo di Mengs scolpito dall’irlandese Christopher Hewetson, che nel dipinto ha quasi la funzione simbolica nell’implicita volontà di evocare il proprio nume tutelare. Il secondo invece è il Ritratto del nobile Daniele Ippolito degli Oddi (olio su tela, 1793), dilettante padovano a Roma per completare i propri studi in architettura all’interno del circolo di Antonio Canova.

descrizione mostra

Giovanni Domenico Cherubini – Ritratto del nobile Daniele Ippolito degli Oddi

Giovanni Domenico Cherubini Roma 1754-1815 Ritratto del nobile Daniele Ippolito degli Oddi 1793 Olio su tela, cm Provenienza: Padova, Daniele Ippolito degli Oddi; Padova, collezione Arrigoni degli Oddi; Firenze, collezione Ruffo di Calabria       Il dipinto, non firmato e privo di iscrizioni, aveva perduto qualsiasi tradizione o memoria legata all’identità del personaggio effigiato…