Il pittore Lorenzo Viani nasce a Viareggio il 1° novembre 1882 e trascorre l’infanzia nella Villa Reale della città, poiché il padre lavorava al servizio di Don Carlos di Borbone. Lasciata la scuola in giovanissima età, il giovane artista prende a lavorare come garzone nella bottega del barbiere Fortunato Primo Puccini, dove conosce per caso il pittore Plinio Nomellini, che lo convince ad iscriversi all’Istituto di Belle Arti di Lucca. Nel 1900 Viani inizia così la sua vera formazione artistica, e l’anno seguente incontra Giovanni Fattori, che vedendo i suoi disegni lo incoraggia a proseguire gli studi. Così nel 1904 il pittore si iscrive all’Accademia di Belle Arti fiorentina, esordendo in quello stesso anno presentando cinque disegni alla Promotrice Fiorentina. Nel 1907 Viani partecipa per la prima volta alla Biennale di Venezia dove espone I dispersi e Gli ossessi, a cui segue un breve viaggio a Genova. L’anno seguente l’artista riesce finalmente a trasferirsi a Parigi, dove rimane per un annetto entrando in contatto con le più aggiornate correnti figurative. Rientrato a Viareggio Viani prende in affitto come studio le stanze della locale Camera del Lavoro, stringendosi d’amicizia con il poeta Ceccardo Ceccardi.

Nel 1915 il celebre scultore Leonardo Bistolfi, colpito dal talento di Viani, gli organizza una personale a Milano dove vengono esposte piĂą di 600 opere, operazione che gli permette di farsi segnalare anche a livello internazionale; e partecipa alla terza mostra della Secessione romana. Chiamato alle armi nel 1916, il pittore fa ritorno a Viareggio nel 1919, sposa Giulia Giorgetti e si trasferisce a Montecatini.

Nel 1921 l’artista realizza le xilografie per l’edizione illustrata di Vogliamo vivere di Gabriele d’Annunzio, iniziando poi in questi anni una prolifica attività letteraria, scrivendo Ceccardo (1921), Giovanni senza paura (1922) e lo scritto autobiografico Parigi (1923-1925).

Muore a Lido di Ostia il 2 novembre 1936, mentre è intento a terminare gli affreschi del Collegio degli Orfani del Mare.

Originale esponente di un Espressionismo d’ascendenza tedesca, influenzato dalla pittura simbolista e dagli artisti francesi di fine Ottocento, l’esperienza figurativa di Viani può riassumersi analizzando uno dei suoi dipinti più noti, Benedizione dei morti del mare (olio su tela, 1914-1916, Viareggio, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea), premiato alla Biennale di Venezia del 1922. Attraverso la tragedia degli esseri umani il pittore riflette qui sul dolore e sull’ansia esistenziale, che trasformano i volti delle figure in maschere deformate, riuscendo a fondere con il linguaggio arcaico quello moderno, fatto di segni duri e spezzati.