Il pittore Raffaele Postiglione nacque a Napoli nel novembre 1818 e si formò presso l’Accademia di Belle Arti della cittĂ  sotto la guida di Costanzo Angelini. Notato dal marchese Santangelo, che divenne suo protettore e committente, Postiglione nel 1842 ottenne il pensionato romano, trasferendosi così l’anno seguente nell’Urbe dove si dedicò con passione alla copia da Raffaello e da Poussin, indirizzandosi dunque verso un classicismo composto e di nobile impostazione.

Al termine del primo anno il pittore presentò come saggio un San Pietro battezza il centurione Cornelio (olio su tela, Napoli, Palazzo della Prefettura) premiato con una medaglia d’argento.

Nel 1845 Postiglione espose a Roma il dipinto avente come soggetto Archimede spiega alcune figure geometriche ai suoi discepoli, liberamente derivato dal raffaellesco Euclide della Scuola di Atene, mentre a Napoli nel 1848 presenta L’uccisione di Appio Sileno.

Nel 1851 il pittore partecipò al concorso per la cattedra di pittura rimasta vacante per la morte di Costanzo Angelini, venendo nominato professore onorario nel 1855. 

Tra i principali rappresentanti della pittura neoclassica partenopea, Postiglione adottò un linguaggio severo e calibrato, accostabile a quello di David, come documentato dal dipinto David alla corte di Saul (olio su tela, 1842, Caserta, Museo della Reggia di Caserta) grazie al quale nel 1842 il pittore riuscì ad ottenere il pensionato a Roma.

A partire dalla metà degli anni Cinquanta del secolo l’artista prese a specializzarsi nella realizzazione di soggetti religiosi, di cui può menzionarsi la pala per la chiesa di San Giovanni Battista delle Monache raffigurante San Luca disputa con gli ebrei e il Gesù guarisce un indemoniato (olio su tela, 1855, Reggia di Caserta) commissionatogli dallo stesso Ferdinando II, che informa di alcuni stilemi sentimentalistici di derivazione romantica.