Lo scultore Luigi Pampaloni nacque a Firenze il 7 ottobre 1791 formandosi a partire dal 1806 attraverso i corsi di disegno tenuti da Giuseppe Piattoli all’interno dell’Accademia di Belle Arti. Dopo aver consumato un breve tirocinio al seguito del fratello Francesco a Pisa, nel 1810 Pampaloni si trasferì a Carrara per frequentare la scuola di Lorenzo Bartolini, iscrivendosi dunque all’Accademia di Belle Arti dove potĂ© seguire anche le lezioni di disegno di Desmarais. A seguito della morte dei fratelli nel 1812 lo scultore fu costretto a rientrare a Firenze, dove comunque proseguì il proprio tirocinio e frequentò l’atelier privato di Bartolini, attraverso il quale giunsero le prime commissioni, come la replica in alabastro del Narciso conservato agli Uffizi.

Grazie all’interessamento del maestro nel 1817 Pampaloni venne coinvolto all’interno del cantiere della villa del Poggio Imperiale, nella quale realizzò un bassorilievo raffigurante il Vello di Gedeone per la nuova cappella, mentre al 1822 risalgono i bassorilievi con la Primavera e l’Estate per il piano nobile.

Nel 1826 l’Opera di Santa Maria del Fiore commissionò allo scultore la realizzazione delle statue di Arnolfo di Lapo e di Filippo Brunelleschi a decorazione delle nicchie della facciata del nuovo palazzo dei Canonici, collocate nel 1830.

Nel 1835 l’artista realizzò una Venere che entra nel mare (gesso patinato, Firenze, Accademia di Belle Arti) utilizzando un prototipo canoviano, inviata in America, e il Monumento funebre a Lazzaro Papi collocato nella chiesa di San Frediano a Lucca.

Col crescere della fama sul piano internazionale giunsero allo scultore commissioni di sempre maggior prestigio, tra le quali possono menzionarsi quelle della famiglia Bonaparte: il Monumento a Luciano commissionatogli dalla moglie Alexandrine de Bleschamp e terminato nel 1846 (Viterbo, chiesa dei SS Giovanni e Andrea) e la Stele di Giulia Clary nella cappella Giugni in Santa Croce a Firenze. Restando nell’ambito della scultura celebrativa e monumentale è d’obbligo citare anche il Monumento a Pietro Leopoldo licenziato per piazza Santa Caterina a Pisa e il Monumento a Leopoldo II inaugurato nel 1843 nella piazza Bonaparte di San Miniato al Tedesco.

Morì a Firenze il 17 dicembre 1847. 

Pampaloni mutuò quel calibrato equilibrio tra caratterizzazione fisiognomica e idealizzazione dal maestro Lorenzo Bartolini, come denuncia il Ritratto di Maria Antonietta di Borbone (marmo, post 1834) transitato presso la Galleria, una variante autografa d’aulica e sovrana compostezza del busto conservato presso la Reggia di Caserta.

Tema peculiare e particolarmente frequentato dallo scultore fu quello dell’infanzia, che in un clima giĂ  romantico andava svincolandosi dai severi precetti classicistici, esemplificato in sculture come Bambina inginocchiata con tortorelle (marmo, Parigi, MusĂ©e Jacquemart-AndrĂ©), di cui una replica era stata acquistata dallo stesso Granduca per Palazzo Pitti, in cui la dolcezza dell’innocenza è esaltata dalla straordinaria abilitĂ  tecnica con cui è portata a incorrotta finitezza la superficie.

Luigi Pampaloni - Orfanella

Luigi Pampaloni – Orfanella

Opera non disponibile   Luigi Pampaloni (Firenze 1791 – 1847) Orfanella Modello recante i punti di trasporto, h cm 38 In rapporto: Orfani della rupe, gruppo in marmo, 1838-1842, Pistoia, Cappella degli Istituti Raggruppati; altra riduzione in gesso: Firenze, Istituto Statale d’Arte. Riferimenti bibliografici: Caputo Calloud 1984; Id., in Bernardini, Caputo Calloud, Mastrorocco 1989, pp. 195-196.

Luigi Pampaloni - Ritratto di Maria Antonietta di Borbone, granduchessa di Toscana

Ritratto di Maria Antonietta di Borbone, granduchessa di Toscana

Luigi Pampaloni (Firenze 1791-1847) Ritratto di Maria Antonietta di Borbone, granduchessa di Toscana Marmo, cm 72,5 x 48,5 x 30 L’identificazione del busto, non firmato, è stata resa possibile dal confronto con l’identicoRitratto di Maria Antonietta di Borbone di Luigi Pampaloni, firmato e datato 1834, conservato nella Reggia di Caserta. L’opera era stata richiesta dal fratello…