Il pittore James Durno nacque a Kensinghton nel 1755 e si formò presso lo studio londinese di Andrea Casali prima, e di Benjamin West poi, entrando nel 1769 nella Royal Academy School. L’anno successivo Durno vinse un premio messo in palio dalla Society of Arts per la realizzazione di un grande dipinto di storia con la tela raffigurante Margherita d’Angiò e il principe assaliti nel bosco dai banditi.

Trasferitosi a Roma nel gennaio 1774, il pittore si inserì all’interno del nutrito circolo di artisti britanni, iniziando a praticare l’attività di consulente e mercante d’arte. Nel biennio 1777-1778 il Nostro visse insieme al collega Thomas Banks e la moglie, divenendo a partire dal 1779 tra i principali protetti di Frederick Harvey, vescovo di Derry e IV conte  di Bristol, che gli commissionò un nutrito numero di dipinti, tra cui un Alessandro salva il padre nella battaglia di Maratona.

Nel 1782 il pittore partecipò al concorso promosso dalla famiglia Giustiniani per ridecorare la volta del Salone del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova, andato distrutto nel 1777 a causa di un incendio. Venne decretato vincitore Giandomenico Tiepolo, che eseguì l’affresco, ma ci rimane comunque il bozzetto sottoposto dal Durno raffigurante Il massacro dei Giustiniani di Scio (olio su tela, mercato antiquario).

Morì a Roma nel 1795.

Le notizie biografiche e le opere del pittore riemerse sono allo stato attuale degli studi piuttosto scarne. Risulta dunque ancor piĂą significativa la riscoperta dei due dipinti proposti dalla Galleria che raffigurano Falstaff e le reclute e Falstaff in incognito cacciato dalla casa di Ford, tema shakespeariano replicato in piĂą occasioni dal pittore, nel 1786 per il suo mecenate Lord Bristol e successivamente per la Galleria Shakespeariana allestita da John Boydell.