Il pittore Carlo De Paris nacque a Barcellona il 21 agosto 1800 e si trasferì con la famiglia a Roma appena l’anno seguente, venendo poi affidato nel 1812 al gesuita Giovan Francesco Masdeu a seguito della morte dei genitori. Quest’ultimo, accortosi delle doti del giovane per le arti figurative, lo indirizzò presso lo studio dello spagnolo Giuseppe Aparicio che, quando lasciò l’Italia per assumere l’incarico di pittore di camera del re Ferdinando, lo raccomandò a Luigi Agricola. De Paris frequentò la bottega del pittore romano per un paio d’anni, incoraggiato a studiare le pitture di Raffaello al Vaticano e le sculture conservate presso l’Accademia di San Luca per trarne dei disegni.

A partire dal 1817 il pittore è allievo di Gaspare Landi, al tempo insegnante dell’Accademia, partecipando poi nel 1820 al Concorso Canova: dopo aver superato la prima selezione, viene ammesso a presentare la sua prova ad olio raffigurante La continenza di Scipione, ma alla sua redazione viene preferita quella di Luigi Cochetti. Del soggiorno romano sono i dipinti Priamo chiede il corpo di Ettore ad Achille e il Samaritano cura un ferito, entrambi venduti in Messico, dove il pittore si trasferirà nel 1828 dopo una breve parentesi in Spagna ospite del fratello. Giunto a Città del Messico De Paris viene esaminato dai professori dell’Accademia di San Carlo, che richiedono al pittore di eseguire una prova estemporanea prima di essere ammesso, prova che superò brillantemente. Tra le prime opere di un certo rilievo prodotte in Messico risulta essere la tela con La Cappella Paolina al Quirinale, che gli valse l’incarico di eseguire la tempera con il Calvario per la chiesa dei padri Filippini, alla quale fece seguito la commissione governativa di dipingere i ritratti di tutti i presidenti del Paese dall’indipendenza in poi. Durante questo periodo il pittore vagò per il territorio messicano con lo scopo di trarre schizzi e studi non solo delle località visitate, ma anche degli usi e e dei costumi dei popoli che le abitavano, utilizzando poi tale materiale una volta tornato a Roma per tradurlo su tela. Fatto ritorno nell’Urbe nel 1836, De Paris fece dono a Gregorio XVI di un dipinto raffigurante La valle dove sorge la capitale del Messico, opera assai apprezzata dal pontefice e lodata da Vincenzo Camuccini. Al 1838 risale il suo ingresso tra i Virtuosi del Pantheon, ai quali fece dono di un paesaggio storico da individuare con ogni probabilità nel Ratto di Cecilia Manfredi, che ricevette gli encomi di Gaspare Servi sulle pagine de “Il Tiberino”.

Del 1858 è il dipinto realizzato su commissione di Pio IX rappresentante La proclamazione del Dogma dell’Immacolata Concezione, conservato nei depositi della Pinacoteca Vaticana.

Morì a Roma il 18 dicembre 1861.

Impegnato nel tramandare dettami pittorici di matrice settecentesca, questa vena tradizionalista del De Paris è apprezzabile non solo nella produzione paesaggistica del pittore, ma anche nei quadri di storia. Nel grande dipinto raffigurante Il ritorno di Pio IX a Gaeta (olio su tela, 1850, Roma, Palazzo Apostolico Lateranense) infatti, più che al gusto per la narrazione episodica cara al romanticismo storico, De Paris pare far riferimento a quelle scene pompose e magniloquenti atte a descrivere l’esercizio dell’attività papale nelle sue declinazioni ufficiali e diplomatiche, cui si dedicarono nel XVIII secolo in primis Pier Leone Ghezzi, ma poi anche Pannini e Gagneraux.

Preziosa testimonianza dell’attività del De Paris in terra sudamericana, andata in gran parte dispersa, è la Veduta della Valle del Messico (olio su tela, 1837 ca.) transitata presso la Galleria Carlo Virgilio, eseguita poco dopo il suo ritorno a Roma e che dimostra gli interessi del pittore per gli aspetti sublimi della natura americana e per la documentazione etnografica dei suoi abitanti.

Carlo de Paris – Veduta della Valle del Messico

  Carlo de Paris (Barcellona 1800 – Roma 1861) Veduta della Valle del Messico 1836 circa Olio su tela, cm 148,5 x 221,5 Provenienza: Roma, collezione privata Dopo un lungo oblio, dovuto alla dispersione di molte delle opere testimoniate dalle fonti dell’epoca, la figura di Carlo de Paris è stata via via riscoperta fino all’approfondimento…

De Paris: Pico de Orizaba

Carlo de Paris – Veduta del Pico de Orizaba

  Carlo de Paris Barcellona 1800-Roma 1861 Veduta del Pico de Orizaba (o Citlaltépetl) in  Messico 1853, olio su tela, cm 124,5 x 175 Bibliografia: S. Grandesso, in A Picture Gallery in the Italian Tradition of the Quadreria (1750-1850), catalogo della mostra, New York, Sperone Westwater, 2013, in collaborazione con Galleria Carlo Virgilio & Co,…