Il pittore Luigi Giuseppe Boschi nacque a Roma il 13 aprile 1796, figlio dello scultore Giuseppe e di Anna Maria Pacetti, sorella del noto Vincenzo, ricevendo dunque una formazione artistica in seno alla propria famiglia. Frequentò successivamente i corsi dell’Accademia di San Luca, facendosi notare per le qualità del disegno durante i concorsi accademici, vincendo nel 1816 il primo premio nella classe d’anatomia e nel 1817 il primo premio sia nella scuola del nudo che nella classe di pittura.

Del 1818 sono gli unici dipinti certi del pittore, ovvero la VI e VII stazione della Via Crucis nella chiesa di Sant’Andrea delle Fratte con La Veronica asciuga il volto di Gesù e Gesù parla alle pie donne, che mostrano un fare piuttosto grossolano e ruvido causato anche da un disegno incisivo, con una linea di contorno netta che rende i panneggi particolarmente scultorei.

Nel 1820 il Boschi fu per altro vincitore della borsa di studio messa in palio dal Concorso Canova, sebbene purtroppo non sia nota l’opera con cui partecipò.

A partire dal 1824 il pittore si spostò in Toscana, prima a Siena e successivamente a Firenze, partecipando a numerose esposizioni organizzate dall’Accademia con vedute, ritratti e copie da dipinti antichi.

Durante la propria attività scarsamente documentata il pittore fornì anche alcuni disegni da tradurre in incisione per la Raccolta delle più celebri pitture esistenti nella città di Siena (1825), come nel caso della Deposizione del Sodoma incisa da Paolo Lasinio, dove si esalta la perizia tecnica nella resa del chiaroscuro.

Presso il Museo Cassioli di Asciano sono per altro conservati due dipinti ad olio su tela ascritti al Boschi, un Sansone e Dalila e Un angelo appare in sonno ad Arsete imponendogli di battezzare Clorinda, in cui risulta evidente la sua formazione in un ambiente di scultori per la rigidità delle pose, ma che risultano apprezzabili per la studiata capacità compositiva e per l’eccellente qualità disegnativa, che rendono le opere accostabili ai modi dei pittori Pietro Benvenuti e Luigi Sabatelli.