La maggiore delle figlie del noto pittore Giacomo Balla, Lucia nasce a Roma il 20 dicembre 1904 e cresce all’interno del fervido ed effervescente contesto artistico familiare. La pittrice – che prese il nome Luce solo con l’avvento del Futurismo – viene educata in casa e dopo il tentativo fallito di farla sposare con Marinetti visse praticamente reclusa in casa, soffocata dalla protezione paterna. Le sue aspirazioni artistiche risultano legate all’ingombrante figura di Balla in misura maggiore rispetto alla sorella Elica. Molte sue creazioni, realizzate prevalentemente nel campo delle arti applicate – arazzi, tappeti e ricami – altro non sono che la traduzione di disegni e composizioni paterne.

Luce inizia a dedicarsi alla pittura a partire dalla seconda metà degli anni ’20 e il decennio successivo: particolarmente suggestive e toccanti sono le cartoline, realizzate all’acquarello, che l’artista invia ai genitori durante le vacanze estive a Terracina.

Alcuni dipinti della pittrice sono conservati presso la Biblioteca Arcari di Tirano, in provincia di Sondrio, come nel caso di Strada con lampione (olio su tela, 1930 ca.), in cui l’estraniamento complessivo dello scorcio è mitigato dal dinamismo che conferisce la strada che curva in discesa.

Muore a Roma il 30 aprile 1994.