Elihu Vedder - Studio della figura di Psiche per l'allegoria di Roma o The Art IdeaElihu Vedder
(New York 1836 – Roma 1923)

Studio della figura di Psiche per l’allegoria di Roma o The Art Idea

Gessetto e carboncino su carta preparata, mm. 380 x 312

Diego Angeli lo inserì nel rango “di quei solidi pittori classicizzanti che molto contribuirono al risveglio dell’arte negli Stati Uniti” (Angeli 1930, p. 64). La vena mitografica di Vedder fra il primo soggiorno in Italia, a Firenze dove nel 1856-’60 studia il Quattrocento fiorentino e Michelangelo e frequenta Nino Costa e i “macchiaioli”, e la scelta di eleggere Roma nel 1869 come centro da cui spaziare verso il Mediterraneo e il mercato d’Oltre Oceano, si approfondisce sino alla dichiarata adesione al simbolismo estetizzante dell’era vittoriana (Soria 1970). Le analogie di stile fra Vedder e il preraffaellismo inglese trovando nuovi motivi nel soggiorno londinese del 1869, si dichiarano nella linea antireale di questo foglio affine al grafismo cadenzato di Burne-Jones. Significativo è il processo inventivo di Vedder: l’essenza fantastica delle sue immagini nasce dalla semplificazione lineare di figurazioni nordiche e temi mitologici classici e cristiani continuamente rielaborati. Esemplificativa è l’immagine diMedusa del 1867 trasposta in The Soul of the Sunflowers del 1868 e in A Sea Princess(Dillenberger in Vedder 1979, pp. 117-19).

Il foglio in mostra è uno dei tanti studi per l’allegoria di Roma o Allegoria delle Arti che Vedder definì fra l’inverno e la primavera del 1894: “In the center stands the figure of Nature … To her left a figure of Thought uncovers an anatomical study and listens to the voice of Soul –knowledge inspired by imagination. To the right a figure of Painting is listening to the promptings of Love. The corner is filled with fragments of antique sculpture – fragments to be consulted, not copied” (cit. in Vedder 1979, p. 213-15). Il bozzetto preparatorio esposto nel 1895, oggi al Brooklyn Museum di New York, doveva servire ad illustrare il programma ideato da Charles McKim per la Walker Art Building a Boston alla cui decorazione dovevano lavorare anche altri artisti come J. LaFarge e K. Cox. L’idea era quella di illustrare la storia della cultura e del rinascimento americano a partire dalle sue radici antiche rappresentando le allegorie di Atene, Venezia, Firenze e Roma. Vedder ideò l’allegoria di Roma come allegoria delle arti. La figura femminile inginocchiata, rappresentazione di Psiche, nella composizione finale è posta accanto alla rappresentazione simbolica del Pensiero cui si riferisce l’iscrizione “Sapienza – Pensiero – Anima” e che costituisce nell’idea di Vedder il complemento della Natura o personificazione simbolica di Roma che ha sulla destra l’allegoria della Pittura sotto cui corre l’iscrizione “Armonia – Amore – Colore – Forma” (Murray in Vedder 1979, pp. 213-15).

Serenella Rolfi

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