BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’ANTIQUARIATO DI FIRENZE XXX EDIZIONE 23 SETTEMBRE – 1 OTTOBRE 2017

Palazzo Corsini

L’edizione 2017 della Biennale Internazionale dell’Antiquariato di Firenze, a Palazzo Corsini dal 23 settembre 2017, un appuntamento tra i più prestigiosi nel panorama delle fiere di antiquariato a livello mondiale, ci vede ancora una volta presenti.

Rispettando la linea delle nostre proposte, dagli Antichi Maestri al Novecento storico, con particolare attenzione all’arte del secondo Settecento e del Neoclassicismo, esponiamo a Firenze opere di pittura e scultura eseguite tra il XVI e il XX secolo.

Per la pittura, citiamo una piccola, preziosa Madonna con Bambino, di Jacopo Chimenti, detto l’Empoli, 1580 circa. Un Narciso del romano Placido Costanzi, allievo del Maratta, degli inizi XVII secolo. Due magistrali Nature morte di fiori, eseguite da Giuseppe Bottani nella seconda metà del Settecento. Di qualche anno più tardo il superbo Ritratto di Thomas Jenkins, banchiere e mercante d’arte inglese a Roma, opera di Anton von Maron, mentre è di Pietro Benvenuti l’intricante Ritratto vedovile di una gentildonna. Altrettanto significativo, e siamo già in epoca napoleonica, 1810, il Ritratto di Ferdinando dal Pozzo dello spagnolo José Aparicio, mentre l’Odalisca dormiente di Natale Schiavoni, vasta tela di sentimentale erotismo, è datata 1842

Per il Novecento in pittura, presentiamo il noto dipinto Bambola in vetrina di Ferruccio Ferrazzi, 1918/19. Due opere di Giulio Bargellini, una Salomè del 1910 circa e uno studio di Natura morta con frutta del 1908. Due pastelli di paesaggio di Giulio Aristide Sartorio, il raro Alba sul lago di Nemi del 1914 e Pineta lungo il Tevere del 1927. E infine due ritratti, un olio e una carta, di Renato Tomassi, straordinario artista nel solco della cultura figurativa tedesca a Roma.

Per la scultura invece, l’opera più impegnativa è senza dubbio l’Endimione dormiente, marmo di Carrara a grandezza naturale, eseguito dopo molte peripezie tra il 1825 e 1830, dal fiorentino Aristodemo Costoli.  Del novecentista Ermenegildo Luppi presentiamo due bozzetti per la Pietà, eseguiti all’inizio degli anni ’20, uno in bronzo, l’altro in terracotta. Segnaliamo per ultimo due cavalli in cera, degli anni ’60 del Novecento, modellati dall’americano Harry Jackson, attivo per lunghi anni a Pietrasanta.